giovedì 14 giugno 2012



Passato, Presente e Futuro di Mauro Zarate



Ieri, nel tardo pomeriggio in esclusiva su Radiosei  - nell'ambito del seguitissimo programma condotto dai giornalisti Marco Anselmi e Alessandro Zappulla "9 gennaio 1900"  - è intervenuto Luis Ruzzi, il nuovo manager di Mauro Zarate.

Ruzzi in realtà torna a curare l'interesse del bomber argentino dopo che questi si era affidato prima ai fratelli e nell'ultimo anno a Beppe Bozzo (già procuratore di Gilardino e Cassano).
Ed è un ritorno che visto il rapporto umano che lega il manager al giocatore si spera possa possa incidere positivamente, aiutando Zarate a rilanciarsi  dopo le ultime stagioni piuttosto opache.

Ruzzi amico e scopritore di Zarate ieri ha raccontato del matrimonio del giocatore:"Sabato sono stato al suo matrimonio, sono tornato ieri, ci siamo parlati, sono stato molto felice di rivederlo e ci siamo abbracciati (...)l'affetto non è mai venuto meno, ci sono stati degli avvenimenti che hanno portato a separarci, ma l'affetto c'è sempre stato".

Il cuore di Zarate è biancoceleste:"Lui nel cuore ha la Lazio, poi la decisione dipende dalla società, se la Lazio non lo vuole, non dipende da lui. Anche l'anno scorso, lui non avrebbe mai voluto lasciare la Lazio, perché è stato lui a sceglierla. Se vi ricordate, quando ci siamo incontrati con Lotito in Qatar, è stato Mauro a volere che la clausola rescissoria venisse esercitata dalla Lazio. In quel momento c'erano squadre come il Manchester City che lo volevano e che erano disposte a spendere anche di più dei 20 milioni della clausola. Lui invece ha ribadito che voleva solo la Lazio e noi abbiamo esaudito il suo desiderio. Poi le cose evidentemente sono cambiate, ma non è stato lui a volersene andare, è stata una decisione della società. (...) Lui ha ancora l'affetto della gente, basta vedere quando ritorna a Roma".

Su Tare -anche in proposito alle recenti dichiarazioni di Josè Alberti:"Igli Tare è stato molto carino nei suoi confronti, ha detto che Mauro è un patrimonio della squadra.  La sua volontà è di rimanere e di riprendersi la Lazio, poi se dovesse andare via non dipende da lui. Lo scorso anno è arrivato Klose, ma Mauro non è mai stato provato un minuto in allenamento in coppia con lui. Questo è stato un peccato per lui, perché il primo anno è stato spesso determinante e vuole tornare ad esserlo".

Incontri e programmi: "Io non ho nessun appuntamento, Mauro deve presentarsi e mettersi  a disposizione. A noi piacerebbe che se lo dovesse vendere non lo vendesse solo per i soldi che ha speso. Lotito ha scommesso su Maurito, ha speso molti soldi, ci piacerebbe che ci guadagnasse. Se compri un gioiello non lo poggi in cucina, anche se non ti piace. Zarate è un gioiello per la Lazio, non lo si deve deprezzare. Oggi se Maurito se ne va per un prezzo più basso di quello speso è una sconfitta per tutti, quando abbiamo firmato il contratto invece pensavamo sarebbe stato un affare per tutti.  Non ci risulta nessuna offerta del Malaga. Per ora nessuno della Lazio ha detto ufficialmente che vuole vendere Zarate. Il presidente non ha detto niente, l'allenatore vuole vederlo, Tare ha detto che è un patrimonio della Lazio, io ho fiducia che Igli pensi quello che dice.Lui vuole solo poter riabbracciare la sua gente, poi se la Lazio non lo vorrà tenere, è chiaro che lui dirà 'Non voglio la Lazio'. Ieri ho visto Lotito, non ci siamo detti niente in questo senso. Ora Mauro deve solo pensare a farsi trovare a disposizione.". 

Il debito con la Lazio: "La Lazio con Mauro si è comportata bene, l'ha portato dal Qatar, qui lui si sentiva il simbolo, qui gli hanno dato appena arrivato il 9, ma poi conosciuto l'ambiente si è fatto dare la maglia numero 10 per confrontarsi con Totti. Poi quel castello è crollato. Lui sarebbe disposto ad ascoltare qualsiasi discorso, con gente seria e corretta, Zarate è in debito con la Lazio, se la Lazio non lo vuole, questo è più forte dei sentimenti. Ci sono anche interessi nel calcio, non solo sentimenti, che a volte prevalgono". 
Ad attendere Mauro Zarate, ancora la sua maglia, la numero 10 risulta, infatti, ancora disponibile: "Sarebbe un brutto colpo se non trovasse la maglia n.10.   Ho ficucia nel nuovo Mister, mi è piaciuta la sua conferenza stampa, spero che lo provi, io so che Mauro in campo è in grado di conquistare tutti". 

Il passato, le scelte di Zarate e l'annata con Ballardini:"Per un fanatico del calcio come lui se tu arrivi e comprano Klose e non ci giochi un minuto a fianco puoi poi fare qualche errore.. Lui che ha scelto la Lazio, l'ha voluta fortemente, il Manchester City aveva offerto per lui 35 milioni, lui ha fatto una scelta personale e poi vede che c'è un rigore, non segna da tempo e gli strappa di mano il pallone un giocatore che aveva dichiarato pubblicamente di voler andare via (il riferimento è a Kolarov) (...) E poi l'allenatore pubblicamente in conferenza stampa lo attacca cosi (in questo caso il riferimento è a Ballardini). Professionalmente non gli si può dire nulla, è di una professionalità unica, ora è sposato, ha una figlia, è tutto diverso certi errori non si faranno più". 
Su Reja:"Martedi viene da Spalato, mercoledi c'è neve, giovedi primo allenamento e fa fuori Mauro. Qualcuno avrebbe dovuto dire che quello è un patrimonio della società e non è successo. Evidentemtne lui è passato dalle stelle alle stalle. Io non credo che abbia dimenticato come si gioca, come gioca lui non si impara, lo si fa dalla nascita. Se tutti si mettono una mano sul cuore si può ripartire, Mauro è pronto , ma se non lo vogliono non lo vogliono". 

Il futuro di Mauro? La speranza è che rimanga e torni quello di un tempo, quello che ha infiammato i cuori dei tifosi biancocelesti. Dai Mauro prenditi la Lazio!




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